Sono stati tre giorni di conversazioni tematiche e networking sul tema della riqualificazione dei territori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, con la partecipazione di esponenti del mondo dell’architettura nazionali ed internazionali.
Durante la manifestazione, inoltre, sono stati esposti i dodici progetti che hanno gareggiato al Premio e che sono stati votati dal pubblico che ha visitato la mostra oltre che dalla giuria tecnica.
I progettisti hanno immaginato una ridistribuzione e una rivisitazione degli spazi del complesso museale di Villa Arbusto, alla luce di una diversa e più fruibile localizzazione delle attività accessorie del museo, come biblioteca comunale, bookshop, caffetteria, laboratorio didattico, spazi espositivi temporanei, spazi per bambini ed altro, richiamando e valorizzando il contenuto del museo, in particolare la Coppa di Nestore.
Lo scopo era proprio quello di rendere attrattivo il museo tutto l’anno, valorizzandolo come punto di riferimento culturale e polifunzionale al servizio dei cittadini.
L’evento ha visto un’ampia partecipazione popolare che, oltre ad indicare la propria preferenza al progetto di rilancio di Villa Arbusto, ha confermato il fatto che la cultura è un volano per la crescita economica e sociale di un paese.
Il pubblico e la giuria tecnica hanno insignito del primo premio il progetto “Renascor, il futuro del passato”, frutto di un team interdisciplinare formato dall’architetto Andrea Apetino, nato proprio a Lacco Ameno, dall’archeologo Francesco Matteo Martino che da bambino trascorreva le vacanze ad Ischia e dal sociologo napoletano Amedeo Zeni che attualmente vive sull’isola d’Ischia. «Fare architettura è già un sogno, progettare per un luogo del cuore come Villa Arbusto ci riempie di gioia» hanno dichiarato i progettisti durante la premiazione.
Il premio è stato organizzato dall’associazione Napoli Creativa con il patrocinio del Comune di Lacco Ameno, del Consiglio Nazionale Architetti, del Rotary Club Napoli, del Dipartimento di Architettura della Federico II Napoli, del POLI.design di Milano, dell’ANIAI, dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri di Napoli e delle associazioni Napolipitagorica e Associazione Turismo Cultura Sostenibilità.